Torno
di nuovo sulla questione “Orso”. Mi sono chiesta perchè tanto
rumore su questa questione, in fondo tutti gli anni la legge prevede
abbattimenti di selezione (cinghiali, ungulati...) che differenza fa
se ora si tratta di un Orso? Perchè muove gli animi e le
“pance”? Se io mi trovassi un' Orsa alle calcagne o di fronte
sarei davvero terrorizzata e mi dimenticherei tutto ciò che ho letto
su “come ci si deve comportare” ci scommetto...eppure vorrei che
gli Orsi continuassero a esserci. Si, c'è la questione
tecnico-scientifica, è la mia formazione...ma c'è
dell'altro...Stephen Herrero autore di
“Bear Attacks: Their
Causes and Avoidance” che nel 1976 scriveva:
"Dobbiamo
preservare gli ultimi nuclei di orsi, non tanto perché la loro
funzione ecologica sia essenziale, ma per tutto ciò che essi possono
offrire all'immaginazione,
al pensiero e all'esperienza dell'uomo".
Ed
è proprio riflettendo su questa frase che ho riflettuto sul valore
simbolico degli Orsi (basti pensare all'Orso Yoghi, Winnie the Pooh,
Paddington, Baloo, Masha e l'Orso, Koda fratello Orso, orsi di pezza vari che popolano le stanze dei
nostri bambini). Feroce o simpatico? Aggressivo o protettivo? Questa
sua attitudine a mettersi su due zampe o ha sedersi in modo
così...umano cosa muove in noi? Un'altra frase su cui ho riflettuto
è tratta dal libro “Donne che corrono con i Lupi” di Clarissa
Pinkola Estés : “...ripulire non soltanto i territori selvaggi ma
anche i luoghi selvaggi della psiche soffocando l'istintuale al punto
da non lasciarne traccia...”
Già
ripulire i boschi d Lupi e Orsi potrebbe voler dire eliminare anche
dalla nostra cultura tutto quello che, a volte anche in modo feroce,
rappresenta il “nostro” lato oscuro?
Non è semplice trovarsi davanti alle nostre paure più profonde
quando ti guardano negli occhi,
quando ti ruggiscono in faccia e ti fanno tremare,
quando i loro artigli ti graffiano la pelle e ti fanno sanguinare...
Ma sparare è la soluzione?
Non siamo anche noi in fondo bosco, ruscello e ruggito?
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