Qualche mese fa ho raccolto un seme di Glicine, affascinata dalla forma, dal colore e dalla sensazione vellutata che mi dava toccandolo,
pensavo che non appena avessi avuto il tempo (il mio tempo!)
lo avrei dipinto e poi lo avrei piantato in giardino...
E' stato tanto "tempo" sulla mia scrivania, lo guardavo e rimandavo, tanto era sempre lì...il "tempo" del Glicine però era diverso dal mio... pensavo che lui mi aspettasse, in fondo era lì apparentemente immobile...quante cose diamo per scontato!
Un giorno lo trovai aperto, le due metà distanti da dove lo avevo poggiato,
la torsione dell'involucro aveva finalmente liberato il seme...
nel mio studio...e ancora non l'ho ritrovato...
l'ho dipinto così, il seme che non c'è, la sua impronta nell' astuccio,
che con la sua incredibile curvatura,
come una molla, ha lanciato la vita...